Japandi, il connubio tra arredamento scandinavo e giapponese

Japandi, il connubio tra arredamento scandinavo e giapponese

14 Aprile 2021

Sei una persona che ha sempre trascorso pochissimo tempo a casa e che ha cominciato a frequentare l’ambiente domestico solo recentemente? Se la risposta è sì, è probabile che tu stia guardando al tuo spazio casalingo con nuovi occhi. E, magari, in te è nato il desiderio di dare una rinfrescata agli ambienti. Non ti preoccupare, rinnovare cromie ed arredi potrebbe essere più semplice di quello che pensi!

Ad esempio potresti optare per uno stile pulito ed essenziale, il Japandi, che fa del “togliere” il suo punto cardine. Mastichi un po’ di inglese o sei appassionato/a di design di interni? Allora questo nome potrà sembrarti familiare. Il Japandi, infatti, è un concept nato dalla fusione dell’arredamento scandinavo (lo Scandi) e quello giapponese (il Jap).

Cosa c’è dietro allo stile Japandi?

In realtà è più di un connubio di due stili, è l’incontro di due filosofie e due modi di vivere. Le fondamenta del Japandi poggiano sul decluttering (ovvero sul disfarsi del superfluo). Secondo i designer che progettano questo tipo di ambienti, solo degli spazi lineari sono in grado di liberare la creatività della persona, quindi è fondamentale sbarazzarsi di tutti gli oggetti che non hanno uno scopo preciso. 

Altro concetto fondante è la valorizzazione dell’artigianato e delle materie prime. È un pensiero ancora più complesso, perché prende le mosse dal wabi-sabi. Se in un caso, però, si trattava di mostrare la bellezza dell’oggetto rotto e poi ricomposto usando l’oro, nel Japandi si esalta la bellezza di una casa semplice attraverso materiali nobili. 

un esempio di arredi in stile Japandi

Parliamo di stile 

Tipicamente, una casa Japandi sfrutta il legno, mescolando le diverse tonalità naturali. I mobili sono pochi e caratterizzati da linee pulite. Inoltre in genere sono bassi, perché si rifanno alla necessità di stabilire un contatto con la terra, filosofia di stampo giapponese. Anche gli accessori devono essere ridotti al minimo: si può arredare con qualche pianta, qualche vaso o dei libri, ma ricordando che tutto deve essere fatto con rigore. 

Per quanto riguarda le cromie, lo stile giapponese e quello scandinavo sono piuttosto diversi. Nel primo, infatti, ritroviamo tonalità calde e vivaci, mentre i colori caratteristici dello Scandi sono molto tenui. Anche nel Japandi le tinte sono prevalentemente chiare, ma i designer non disdegnano le note colorate, come il verde smeraldo, il rosa pastello, e il blu

Vuoi portare il Japandi nella tua casa? Scegli un pavimento in legno dalle tonalità terrose e delle pareti color tortora. Se invece preferisci vivacizzare l’ambiente con gli accessori e gli arredi opta per dei mobili bianchi e dei cuscini colorati!

Sei una persona che ha sempre trascorso pochissimo tempo a casa e che ha cominciato a frequentare l’ambiente domestico solo recentemente? Se la risposta è sì, è probabile che tu stia guardando al tuo spazio casalingo con nuovi occhi. E, magari, in te è nato il desiderio di dare una rinfrescata agli ambienti. Non ti preoccupare, rinnovare cromie ed arredi potrebbe essere più semplice di quello che pensi!

Ad esempio potresti optare per uno stile pulito ed essenziale, il Japandi, che fa del “togliere” il suo punto cardine. Mastichi un po’ di inglese o sei appassionato/a di design di interni? Allora questo nome potrà sembrarti familiare. Il Japandi, infatti, è un concept nato dalla fusione dell’arredamento scandinavo (lo Scandi) e quello giapponese (il Jap).

Cosa c’è dietro allo stile Japandi?

In realtà è più di un connubio di due stili, è l’incontro di due filosofie e due modi di vivere. Le fondamenta del Japandi poggiano sul decluttering (ovvero sul disfarsi del superfluo). Secondo i designer che progettano questo tipo di ambienti, solo degli spazi lineari sono in grado di liberare la creatività della persona, quindi è fondamentale sbarazzarsi di tutti gli oggetti che non hanno uno scopo preciso. 

Altro concetto fondante è la valorizzazione dell’artigianato e delle materie prime. È un pensiero ancora più complesso, perché prende le mosse dal wabi-sabi. Se in un caso, però, si trattava di mostrare la bellezza dell’oggetto rotto e poi ricomposto usando l’oro, nel Japandi si esalta la bellezza di una casa semplice attraverso materiali nobili. 

un esempio di arredi in stile Japandi

Parliamo di stile 

Tipicamente, una casa Japandi sfrutta il legno, mescolando le diverse tonalità naturali. I mobili sono pochi e caratterizzati da linee pulite. Inoltre in genere sono bassi, perché si rifanno alla necessità di stabilire un contatto con la terra, filosofia di stampo giapponese. Anche gli accessori devono essere ridotti al minimo: si può arredare con qualche pianta, qualche vaso o dei libri, ma ricordando che tutto deve essere fatto con rigore. 

Per quanto riguarda le cromie, lo stile giapponese e quello scandinavo sono piuttosto diversi. Nel primo, infatti, ritroviamo tonalità calde e vivaci, mentre i colori caratteristici dello Scandi sono molto tenui. Anche nel Japandi le tinte sono prevalentemente chiare, ma i designer non disdegnano le note colorate, come il verde smeraldo, il rosa pastello, e il blu

Vuoi portare il Japandi nella tua casa? Scegli un pavimento in legno dalle tonalità terrose e delle pareti color tortora. Se invece preferisci vivacizzare l’ambiente con gli accessori e gli arredi opta per dei mobili bianchi e dei cuscini colorati!

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